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Articolo di Data Journalism

Apriamo le porte del palazzo

Salve, assidui e curiosi seguaci! Siamo pronti per aggiornarvi sul proseguimento del nostro lavoro e non vediamo l’ora di mostrarvi i risvolti positivi delle nostre analisi.

In queste settimane abbiamo lavorato senza sosta per trovare ogni dato utile alla nostra ricerca e speriamo che il nostro lavoro vi soddisfi tanto quanto sta soddisfacendo noi.

Ecco i primi dati raccolti.

Il Palazzo del Principe di S. Nicola Arcella, grazie ai fondi strutturali relativi alla programmazione 2007/2013, ha ricevuto una somma di € 700.000 da impiegare per il rinnovamento della struttura. L’ammontare dell’intera cifra si deve in parte all’Unione europea (€ 238.000) e in parte al fondo di rotazione (€ 462.000).

Sul sito di Opencoesione (https://opencoesione.gov.it/it/progetti/1cl205454/) risulta che dei 700.000 euro totali, 140.000 sono già stati investiti per iniziare i lavori. In data 25/06/2014, infatti, sono stati usati i primi 225 euro; il 18/12/2014 ne sono stati utilizzati 77.668,10 (11%), mentre i restanti 62.331,90 sono stati spesi entro il 05/08/2015.

Sempre sul sito di Opencoesione risulta che i lavori sarebbero dovuti iniziare l’01/03/2014 e finire il 30/06/2016, ma l’inizio è stato posticipato al 07/08/2014 e mai portato a compimento.

Gli Opendata sono aggiornati al 31/12/2017.

Proseguendo con le nostre ricerche e consultando il sito del Comune di San Nicola Arcella (www.comune.sannicolaarcella.cs.it), abbiamo trovato dati interessanti riguardanti la manutenzione  del Palazzo del Principe.

Abbiamo riscontrato che:

  • per la fornitura e l’istallazione del dispositivo elettronico per il controllo ascensore dell’immobile e relativa manutenzione, la spesa è stata di € 988,00, Iva inclusa (Liquidazione 24/08/2016 DET 78/2016 TEC)
  • per i lavori di finitura spazi sono stati impiegati € 950,00 (Liquidazione somme 10/11/2016)
  • per i lavori di finitura spazi sono stati utilizzati € 950,00 (Liquidazione somme 22/12/2016. DET 115/2016 TEC)
  • per i lavori di manutenzione del verde dell’area di corte sono stati spesi € 5.500,00 Iva inclusa (Liquidazione fattura 01/2017. DET 84/2017)
  • per l’intervento di perfezionamento delle finiture e pulizie varie degli spazi il Comune si è affidato alla ditta “Cicero Garden”, con sede in Via Ruffilli di San Nicola Arcella, per il costo negoziato di € 950,00 oltre Iva 22%; (26/05/2016. DET 55/2016 TEC)

Oltre all’analisi dei dati prettamente economici, abbiamo valutato l’impatto che la struttura ha sulla popolazione locale, proponendo un sondaggio che abbiamo cercato di diffondere il più possibile tramite i nostri contatti, i nostri social e il nostro blog. Le nostre domande si sono soffermate soprattutto sulle conoscenze e le informazioni che la popolazione aveva già sulla struttura, proprio per comprendere come il Palazzo è considerato nel nostro territorio. Abbiamo raccolto quindi le risposte che vi esporremo di seguito: su 101 persone abbiamo riscontrato che il 37,6% di queste non conoscono il Palazzo, il 56,4% non ne conosce la storia e il 75,2% del totale non lo ha mai visitato anche se a molti piacerebbe farlo. La maggior parte degli utenti è stata d’accordo su fatto che il Palazzo dovrebbe essere valorizzato di più.

Dopo aver raccolto dati a sufficienza per portare avanti la nostra ricerca, ci siamo rivolti ad un esperto di Opendata per verificare la loro verosimiglianza.

In data 22 gennaio 2020 l’esperto Andrea Fama ci ha fornito vari consigli per continuare a svolgere al meglio il nostro lavoro di analisi dati.

La sua esperienza giornalistica ci è stata utile, in quanto ci ha permesso di arricchire il nostro progetto con molte informazioni, oltre quelle provenienti dal web.

Secondo Fama, è preferibile dare poche informazioni concise.

In caso di mancanza di informazioni di qualità o quantità, come spesso avviene nella reperibilità di dati, ci ha consigliato di giungere a fonti primarie, come la sede comunale.

Egli ci ha esposto i dati come una bussola che consente di “orientare i fatti”, per cui il semplice dato non ha valore se non precedentemente analizzato e contestualizzato.

Lo stesso dato inquadrato fornisce tante realtà, tante letture a volte anche contraddittorie.

L’esperto inoltre ci ha presentato il difficile iter della legge sulla trasparenza dei dati in Italia, informandoci della presenza di una legge simile in America già a partire dal ‘500, la FOIA  (Freedom of Information Act),  che garantisce a chiunque il diritto di accedere ai dati e ai documenti posseduti dalle pubbliche amministrazioni, con il limite degli interessi pubblici o privati indicati dalla legge.

In Italia possono e devono essere pubblici:

•          I bandi comunali

•          Le liste di attesa per visite specialistiche

•          I dati sull’ambiente

Ecco la nostra raccolta! Abbiamo finalmente rispolverato le porte del palazzo e permesso alla luce di entrare, siamo riusciti a mettere a fuoco alcune questioni che non avevamo ancora compreso e ora siamo pronti a proseguire le nostre ricerche più curiosi che mai.