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Articolo di Data Journalism

I Trattamenti Depurativi

Non è stato possibile reperire dati analitici per il depuratore di Salvano, oggetto della nostra attività, nonostante approfondite ricerche nel web, sintomo del fatto che gli open data siano ancora strumenti poco utilizzati nel nostro territorio.

I tentativi di contatto diretto con il referente del bando di finanziamento relativo al depuratore hanno avuto successo solo pochi giorni prima della consegna dell'elaborato, per cui l'azienda ci informa che ci sono difficoltà per poterci fornire i dati richiesti.

A causa delle difficoltà nel contattare l'azienda che gestisce il depuratore abbiamo deciso di elaborare i dati attinenti alla nostra attività, sviluppati a carattere regionale, utilizzando le informazioni che sono state individuate sul sito dell'ISPRA e su quello dell'ISTAT.

Infatti il fine dell'attività sarebbe stato quello di confrontare i dati del depuratore di Salvano con quelli regionali, oltre ad analizzare alcuni dati statistici propri della struttura in esame, ma purtroppo ci è stata preclusa tale possibilità dall’impossibilità di reperire specifiche informazioni sulla rete ed anche tramite l’ente che gestisce la struttura stessa, come già sopra accennato.

 

Facciamo una doverosa premessa, estrapolando una serie di informazioni dal sito dell’ISPRA

Ci sono diverse tipologie di trattamento, ognuna importante per la depurazione delle acque reflue:

  • Trattamenti preliminari:

hanno lo scopo di separare dal liquame le sostanze solide estranee in grado di creare problemi agli impianti di depurazione (detriti, rifiuti solidi, oli, sabbie) attraverso griglie grossolane e fini, dissabbiatori e disoleatori.

  • Trattamenti primari:

hanno l'obiettivo di rimuovere gli SST (solidi sospesi totali) prevalentemente di natura organica, presenti nel liquame influente. Il processo può essere agevolato attraverso l'impiego di particolari sostanze flocculanti che aumentano il grado di aggregazione delle particelle e quindi la loro sedimentabilità.

  • Trattamenti secondari:

sono finalizzati all'abbattimento della sostanza organica biodegradabile e alla rimozione dei solidi in forma colloidale, non sedimentabili e, quindi, non separabili con trattamenti di tipo fisico.

  • Trattamenti terziari:

hanno lo scopo di perfezionare la depurazione riducendo il carico di elementi nutrienti (fosforo e azoto) presenti nell'effluente secondario. In certi casi il trattamento terziario elimina sostanze poco biodegradabili che non sono state eliminate attraverso il metabolismo batterico.

 

Nella zona meridionale delle Marche si possono trovare 255 depuratori che offrono un trattamento delle acque di tipo primario, 135 che si occupano del trattamento di tipo secondario e 28 depuratori che appartengono al settore terziario (dati aggiornati al 2012).

Analizzando il documento dell’ISPRA (“Annuario dei dati ambientali, Idrosfera” dell’anno 2014- 2015) si può notare che tra i depuratori che comprendono dalle 10’000 alle 49’999 utenze tutti offrono un servizio di tipo secondario, il 75%si occupano del tipo di trattamento terziario, mentre il 56% di questi del primario; dall’analisi di tali dati si evince pertanto che il depuratore di Salvano dovrebbe essere, con elevata probabilità, di tipo secondario.