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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca di dati e informazioni

Acqua bene prezioso per salute e territorio

 1. Il punto di partenza della ricerca

Ciò che ci ha spinto ad intraprendere questo percorso didattico è la passione per l’investigazione e la curiosità di scoprire le cause per le quali il progetto delle terme a Ponte Coniglio non è andato a buon fine e, soprattutto, il perché dal 1987 si sono susseguite una serie di problematiche amministrative e ambientali che hanno portato all’insuccesso. La ricerca si propone, in altre parole, di analizzare step by step le varie vicissitudini delle mancate terme, ricostruendo la cronologia degli eventi progettuali che vede intrecciarsi la storia di due stabilimenti: quello sempre esistente, più piccolo, entrato in funzione per un certo periodo e poi abbandonato, ristrutturato più volte e mai più aperto, e quello di uno stabilimento più grande mai decollato, progettato sin dal 1987. Sta di fatto che le agognate terme non sono mai decollate. A tutt’oggi la zona è in stato di abbandono.

La ricerca delle cause di questo fallimento ci intriga molto e ci spinge a ricercare la verità storica e oggettiva. Inoltre, la ricerca dei dati concernenti l'iter progettuale ci aiuterà ad interagire con le istituzioni per richiedere l'accesso agli atti. Impareremo così a prendere dimestichezza con la normativa riguardante il diritto amministrativo  per conoscere quali sono i nostri diritti e doveri. Ciò ci consentirà di venire a contatto con il bilancio sociale del Comune di Cotronei, il documento di rendicontazione sociale che ogni ente della PA deve redigere per rendere pubblici i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi prefissati. Inoltre, l'elaborazione dei dati della ricerca ci impegnerà a sviluppare e consolidare le nostre competenze digitali e statistiche. Insomma, acquisiremo sul campo competenze sociali, civiche e disciplinari. Del resto è molto più motivante e interessante apprendere dall'esperienza quotidiana piuttosto che da astratte teorie.

 

2. Dati e informazioni trovate

I dati raccolti dal team al  momento sono quelli trovati ricercando innanzitutto sul sito https://opencoesione.gov.it/it/, dal quale abbiamo ricavato le informazioni di base del progetto da monitorare, ovvero che il finanziamento è stato chiesto nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione relativo alla programmazione 2007-2013, che si riferisce al Programma Regionale di Attuazione (PRA) FSC Calabria, delibera CIPE 89/2012 - Altre Infrastrutture e che il costo ammonta a € 2.500.000,00. L’inizio dei lavori era previsto l’1/02/2007, ma in realtà questi non sono mai iniziati, come si evince dalla non disponibilità dell’inizio e della fine effettiva.

Molti sono gli articoli giornalistici trovati navigando nel web che mettono in luce un iter amministrativo molto travagliato, perché l’opera doveva essere realizzata più di venti anni fa e soprattutto perché in questo lungo periodo si sono avvicendati nel Comune di Cotronei sindaci diversi. Allo stato attuale, l’amministrazione Belcastro sembrerebbe aver avviato un percorso finalizzato a riprendere a ragionare sul futuro termale di Cotronei, rimuovendo i vincoli idrogeologici che impedivano ogni intervento. Si spera, pertanto, che il progetto finalmente veda la luce dopo che per decenni questo luogo è stato riempito di parole e di promesse mai concretizzate.

Il complesso termale potrebbe rappresentare una ulteriore, enorme, possibilità di sviluppo turistico del territorio di Cotronei e del Crotonese in genere. Pertanto, il team intende utilizzare i dati e le informazioni per analizzare la ricaduta che l’opera avrà sul territorio, sia in ambito turistico sia anche sul piano socio-sanitario, considerate le numerose cliniche presenti nel comune. Si scenderà in campo per raccogliere dati primari, per visitare di persona il luogo e per realizzare interviste non solo a sindaci, assessori e tecnici delle amministrazioni che si sono susseguite per far luce sulle vicende amministrative, ma soprattutto alla gente del posto che, nonostante la condizione di totale abbandono e degrado della struttura, continua a fruirla perché consapevole delle proprietà benefiche di queste acque termali. E proprio a tal riguardo è utile precisare che le acque termali di Ponte Coniglio sono state analizzate da più laboratori e sono risultate di grande qualità, conformi ai parametri di valutazione che ha stabilito la Direttiva Europea  2003/40/CE. Queste sorgenti naturali di acqua calda, conosciute fin dall'antichità, sono incontaminate e ricche di bromo, ferro, iodio, stronzio e zolfo, che le rendono ottime per la fisioterapia e la cura di affezioni uro-genitali, dermatologiche, otorinolaringoiatriche, dell'impotenza e dei reumatismi.

La testimonianza diretta non solo degli utenti delle sorgenti termali, ma anche degli operatori economici (turistici, socio- sanitari) e delle associazioni del territorio (Proloco, WWF, Croce Rossa), di alcune importanti testate giornalistiche (Crotonese, WeSud, Crotonenews, Cotroneinforma) potrà aiutarci a capire in modo dettagliato la ricaduta che il turismo termale e del benessere potrebbe avere sulle diverse attività collaterali.

 

3. Prossimi passi

Prendendo parte a questo monitoraggio civico ci proponiamo di accendere i riflettori sulla vicenda della mancata SPA e creare un movimento di opinione che induca gli amministratori ad accelerare il processo di costruzione dello stabilimento. Vogliamo mettere in campo un’opera di grande sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla vicenda, con interviste e divulgando notizie attraverso il mezzo stampa e conferenze, in modo da far capire a tutti che gran fortuna è possedere una tale risorsa naturale sul proprio territorio.

La riqualificazione dell’area attraverso la costruzione del centro benessere permetterà una notevole rivalutazione di tutta la provincia con una ricaduta turistica importante. Località Coniglio si trova, infatti, in una posizione strategica, poiché è vicina alle località del turismo invernale più importanti (Villaggio Palumbo a Cotronei, Camigliatello Silano, Pino Grande a Savelli), vicina a borghi riconosciuti come i più belli d’Italia (Santa Severina e Caccuri), vicina a paesi che presentano un patrimonio artistico-monumentale di elevato pregio (Santuario della Madonna della Scala a Belvedere Spinello, il Castello e la Cattedrale con Battistero a Santa Severina, i resti dell’antica Acerenthia, ecc.) e anche a pochi chilometri dal mare.

Le Terme della Magna Graecia potrebbero diventare il cuore di un percorso turistico che lega il benessere del corpo e della mente al patrimonio storico-artistico e monumentale a quello naturalistico, enogastronomico e balneare, con conseguente rivitalizzazione della provincia da tempi soggetta ad un continuo spopolamento.

Il recupero dell'area attraverso la realizzazione del complesso termale potrebbe innescare quello sviluppo di cui tanto si parla da anni, innalzando la qualità della vita di quest’area del Meridione.

In altre parole, il punto di arrivo della nostra ricerca è la programmazione di nuovi modelli strategici di sviluppo che possano essere utilizzati per ampliare l'offerta turistica, partendo dalle terme della Magna Graecia, considerate importante punto di forza del territorio.