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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca

Ed eccoci di nuovo qui!

Ed eccoci di nuovo qui!

Siamo la classe IV C n.o. del Liceo Scientifico “Alessandro Volta” di Reggio Calabria e anche quest’anno con grande entusiasmo ci siamo candidati per partecipare al progetto ASOC 201920 e siamo stati inseriti tra i numerosi, più di 200, team che si occuperanno di analizzare e resocontare alla cittadinanza su come vengono spesi i fondi pubblici delle politiche di OpenCoesione.

L’esperienza dell’anno scorso è stata molto importante, attraverso il percorso abbiamo acquisito nuove competenze, che potranno rivelarsi utili per il nostro futuro, come la ricerca e la lettura dei dati aperti, la capacità critica, il lavoro di gruppo; ma, soprattutto, adesso conosciamo il valore delle politiche di coesione che permettono ai territori, in particolare difficoltà economica e sociale, di recuperare il divario esistente con le zone maggiormente sviluppate, ci siamo resi conto che non sempre la volontà politica riesce ad impegnare in modo efficace questi fondi e abbiamo capito quanto è fondamentale per i cittadini avere l’opportunità di accedere agli Open Data per monitorare in modo scientifico l’attività delle pubbliche amministrazioni e promuovere la cittadinanza attiva. 

Grazie alle “pillole” della prima lezione abbiamo approfondito alcuni aspetti del monitoraggio civico per pianificare meglio le nostre attività e abbiamo iniziato la nostra data expedition.

Essendo già abbastanza esperti del portale di OpenCoesione, abbiamo focalizzato subito l’attenzione sul nostro territorio con particolare riguardo al settore Cultura e turismo.

Un progetto ha attirato subito la nostra attenzione per due motivi:

1) era già presente nell’annualità 2007-2013 con due diversi tipi di finanziamento, uno dell’Unione Europea e uno del Fondo di Rotazione, e adesso veniva riproposto per il 2014-20 con il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Una bella matassa da sbrogliare! Che fine hanno fatto i fondi stanziati? Perché il progetto non è stato realizzato?

2) La struttura, già fatiscente, da poco tempo è stata in parte transennata e costituisce veramente una vergogna per la città. Lo stato di degrado in cui versa è sotto gli occhi di turisti e cittadini che percorrono il bellissimo Lungomare di Reggio Calabria. È una ferita aperta nella zona più rinomata e visitata della città, a pochi metri dal Museo Nazionale della Magna Grecia. In passato un acceso dibattito ha diviso la città sull’opportunità di fare un intervento demolitorio per poi ricostruire secondo modelli architettonici più moderni o sulla possibilità di conservarlo e ristrutturarlo. Poi sono sopraggiunti i vincoli posti dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e di conseguenza il progetto iniziale è stato modificato. Quali erano le motivazioni a favore o contro? Che cosa ne pensano i cittadini? Si può rimanere indifferenti quando la città cade a pezzi per l’incuria delle Amministrazioni? Cosa prevede il nuovo piano d’intervento? Sono stati previsti interventi ecosostenibili?

Avere un Lido Comunale a due passi del centro cittadino è un’opportunità di sviluppo che non può essere trascurata. Il bene è rappresentato dalle potenzialità che quel luogo potrebbe avere, il male dalla realtà degradata in cui si trova. 

Il nostro obiettivo sarà quello di dare delle risposte a questi interrogativi attraverso un monitoraggio attento e dettagliato. In questo percorso saremo affiancati dal centro EDIC di Reggio Calabria, che ha già iniziato a fornirci qualche pista di ricerca.

La divisione in gruppi, la scelta del nome per il team, la definizione del logo, l’attivazione dell’account Google, delle pagine social, sono state le successive tappe.

Quest’anno ci siamo suddivisi così:

  • Project manager (Ambrogio Marco, Montenero Benedetta, Moschitta Mariarosa);
  • Head Research (Cimino Andrea, Gattuso Mariateresa);
  • Social media manager (Caracciolo Serena, Iaria Arianna, Paviglianiti Caterina, Quartuccio Ilaria);
  • Coder (Romeo Gioele)
  • Designer (Crea Rocco, Cioeta Gualtiero, Longo Gabriele, Modafferi Davide);
  • Storyteller (Costantino Carlo, Logozzo Alice, Marra Melissa, Sergi Sara);
  • Analista e coder (Azzarà Fortunato, Cogliandro Demetrio, Megale Domenico, Tedioso Domenico, Vanadia Bartolo Antonino);
  • Blogger (Borrello Miriana, Marino Doriana, Morabito Mariachiara).

Per quanto riguarda la scelta e la progettazione del logo, i nostri designer hanno proposto di rappresentare in un cerchio, simbolo della perfezione e dell’assenza di distinzione, l’elemento architettonico più importante del Lido, la Torre Nervi, insieme con il mare e la storica spiaggia dello stabilimento balneare. All’interno è stata posta la scritta New Horizon per indicare che da quel luogo dove terra e acqua s’incontrano può nascere una nuova prospettiva per tutta la città.

La scelta del nome del team, “New Horizon” simboleggia la possibilità di rinascita della nostra città anche attraverso la realizzazione di questo progetto, visto che le politiche di coesione hanno l’obiettivo oltre a quello di ridurre le disparità, anche di promuovere in generale uno sviluppo territoriale più equilibrato e sostenibile. Nuovo orizzonte sta indicare anche una nuova visione del rapporto tra cittadino ed amministrazione, in un’ottica di partecipazione attiva e consapevole, come sta facendo il nostro team attraverso questo monitoraggio civico.