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Punta Giglio e il suo potenziale

Punta Giglio

La natura e il territorio
Punta Giglio è un promontorio calcareo che assieme a capo Caccia racchiude la
baia di porto Conte. le rocce calcaree che compongono il promontorio hanno
subito un'erosione da parte delle onde nel mare nel corso degli anni che le ha
attribuito un bellissimo aspetto. Impropriamente viene chiamata punta poiché
in realtà ha le caratteristiche di capo per la sua altezza sul livello del mare.
Deve il suo nome per la presenza di numerose piante di giglio. È compreso nel
territorio della Area naturale marina protetta Capo Caccia - Isola Piana Dalla
sommità è possibile ammirare il panorama circostante. Per la strategica
posizione dominante tra Porto Conte e Alghero era un importante base antiaerea
dell'esercito durante l'ultima guerra, di cui esistono ancora le strutture con
caserma, piattaforme di posizionamento cannoni antiaerei, casematte e deposito
esplosivi, costruiti con pietre di calcare del posto e mimetizzati alla vista dal
mare. È composto di calcare bianco sovrastato da vegetazione spontanea
Mediterranea, e per il tipico carsismo di tutta l'area anche qui si sono formate
numerose grotte. A livello del mare, sul versante sud è possibile osservare il
solco di battente a circa 6 m risalente all'ultimo disgelo che fece stazionare il
livello di marea per lunghissimo tempo. Il luogo è quindi importantissimo per lo
studio delle evoluzioni climatico-geologiche che si sono susseguite ed osservabili
concretamente sul campo.
Il percorso di Punta Giglio:
Il sentiero che è possibile visitare e percorrere partendo dall'ingresso dell'area
protetta, si compone di stazioni che illustrano le varie specie e comunità vegetali
che caratterizzano il paesaggio del territorio protetto della penisola di Punta
Giglio, all'interno del Parco Regionale di Porto Conte. Il percorso mira a fornire gli
elementi essenziali per comprendere le varie comunità vegetali presenti nell'area
protetta, i rapporti dinamici tra loro, gli effetti dei fattori ambientali e dell'azione
antropica, gli aspetti peculiari delle varie specie e anche le introduzioni di
specie alloctone effettuate nel territorio nel corso della storia.

Le grotte:
Il promontorio custodisce nelle sue cavità grotte naturali. Ad esempio è possibile
intraprendere alcuni percorsi sottomarini nella Grotta dei Cervi e dei Fantasmi.
Questi percorsi hanno dato vita a un nuovo tipo di turismo subacqueo. Inoltre le
grotte conservano preziose testimonianze fossili preistoriche.

  • La grotta dei Cervi

Conosciuta come grotta di Punta Giglio sino al 1995, è stata poi denominata
Grotta dei Cervi in seguito al ritrovamento in quell'anno di un importantissimo
giacimento fossile di Cervi Sardi, Megaloceros Cazioti, ormai estinti, con molti
crani e ossa ben visibili. Questo giacimento si trova in una sala interna affiorante
e da studi effettuati dalle università di Sassari e della Sapienza di Roma si è
appurato che risalga al periodo tra 120.000 e 75.000 anni fa, un periodo dove
tutta questa zona faceva ancora parte della terra ferma.

  • La grotta dei Fantasmi

La Grotta dei Fantasmi si trova nel versante est del massiccio di Punta Giglio. Il
nome è stato suggerito dal colore bianco delle rocce calcaree forate in più punti.
La grotta ha un'estensione limitata con un'alternanza all'interno di parti
sommerse e parti affioranti con un laghetto interno e cascate di calcite bianca.

  • l’inghiottitoio Dasterru

In quest’area troviamo anche l’inghiottitoio Dasterru, un pozzo verticale all’interno
del quale sono stati ritrovati resti umani datati al neolitico.

Il progetto
Discutendo in classe e analizzando le varie informazioni ricavate dalle varie
fonti quali numerosi siti e archivi, siamo arrivati a numerose proposte da
fare per cercare di migliorare il sistema di fruizione del promontorio di
Punta Giglio. Tali proposte riguardano principalmente il turismo, le
infrastrutture e il contatto tra uomo e ambiente.
Per iniziare, si potrebbero ad esmpio migliorare le condizioni dei vari
sentieri esistenti, e organizzare visite guidate più agevoli soprattutto nel
periodo estivo per i turisti; oltre alla realizzazione di sentieri e percorsi più
adatti anche a persone affette da disabilità. Questo porterebbe quindi anhe
ad un utilizzo maggiore per attività ciclistiche e escursionistiche, visto che
spesso i sentieri possono risultare difficoltosi. Abbiamo anche pensato a
zone di sosta e ristoro con cestini appositi per la raccolta differenziata
sempre per i praticanti di trekking e altre attività al aperto come quelle
citate sopra. Oppure sponsorizzare anche uscite nelle ore notturne per
cercare di valorizzare la bellezza del cielo stellato in una zona così lontana
dall'inquinamento luminoso.

Dal punto di vista naturalistico abbiamo pensato ad una messa in sicurezza
delle varie grotte del promontorio spesso soggette a carsismo, ossia
all'attività di erosione dell'acqua sulla roccia calcarea, che rende alcune di
esse inagibili. Occupandosi delle grotte si potrebbero quindi sviluppare
escursioni speleologiche via mare.
Inoltre, nel territorio di Punta Giglio possiamo trovare la base antiaerea
utilizzata durante la guerra, tale struttura è stata data in concessione per
circa 20 anni alla gestione di una società di Milano chiamata Quinto
Elemento, ma potrebbe venire utilizzata per ben altri scopi principalmente
ecosostenibili e ricreativi e attirare ancora più turisti.