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La nostra ricerca parte da un filmato visto dal nostro team in cui venivano intervistati i gestori del mercato coperto e alcuni abitanti che abitualmente andavano a fare spesa in quel luogo rendendolo vivo. Abbiamo fatto anche un paragone con la grande distribuzione come luogo fisico in cui le persone poco si parlano tra gli scaffali che separano la vista delle persone trasformando il luogo in corsie che dall’ingresso ci portano verso le casse all’uscita. Il motivo di questa nostra ricerca è verificare quanto questa riqualificazione rispetti il luogo sociale che era.
La raccolta dei dati trovati è avvenuta tramite il sito del comune di Perugia ottenendo queste notizie: “La struttura si articola su quattro piani e conta 2.500 metri quadrati complessivi. I primi due sono occupati dal parcheggio gestito da Sipa, mentre i lavori in corso interessano gli altri due. All’ultimo piano, la copertura a ferro di cavallo viene ammodernata, ai lati saranno poste delle vetrate e sarà riaperto il lucernaio centrale di 500 metri quadrati. In mille metri quadri saranno ricollocati i 3 banchi dedicati all’alimentare che dovranno diventare 6 o 9, in grado di garantire un'offerta nuova e più ampia. Banchi da gestire anche secondo la logica dell’alternanza, pensando magari a giorni da dedicare a specifiche associazioni o iniziative. Il gestore scelto con il bando si occuperà invece dei 1.500 metri quadrati sottostanti, 500 dei quali riguarderanno la sala coperta e illuminata dal lucernaio. Ci saranno spazi dedicati a vendita dei prodotti regionali, alla ristorazione e a eventi come lezioni di cucina e degustazioni.”
Oltre ai dati economici derivanti dal portale OpenCoesione con i quali cercheremo di sviluppare al meglio l’analisi del percorso che dal 2016 ha portato questa opera ad oggi ancora non completata.
Per meglio interpretare quanto trovato faremo ulteriori ricerche ed organizzeremo delle interviste ai responsabili ed ai referenti dell'ente attuatore del progetto.
Il lavoro è complesso ma tanta è l’energia che unisce il nostro team, inoltre risulta molto importante l’aiuto che ci deriva dall’associazione Panta Rei che ci fa da nocchiere e da tutor in questo viaggio.
